Femminilità e immagine del potere
Palazzo Strozzi dedica una mostra a due grandi e misteriose regine della
famiglia de’ Medici
L’immagine del potere, il potere
dell’immagine e il potere nell’ottica femminile sono i temi, attualissimi,
attorno a cui ruota la mostra che Palazzo Strozzi dedica a due grandi donne
della famiglia de’ Medici. Iniziata il 24 ottobre e aperta fino all’8 febbraio,
la mostra s’intitola Caterina e Maria de’Medici: donne al potere. Il ritorno
a Firenze di due regine di Francia, e raccoglie opere d’arte e manufatti
provenienti da vari musei.
Le storie di Caterina e Maria de’
Medici coprono oltre cento anni di un’epoca (all’incirca da metà Cinquecento a
metà Seicento) che vide il passaggio dal Manierismo al Barocco e la nascita
delle monarchie assolute. Vedove dei regali mariti, le due donne si trovarono
al centro di eventi drammatici come le lotte fra cattolici e ugonotti,
culminate nella famosa notte di San Bartolomeo. Entrambe energiche regnanti e
grandi mecenati, furono abilissime nello sfruttare l’arte e gli artisti per
legittimare il loro ruolo, in un periodo in cui le donne in posizioni di
governo erano rare: sotto la protezione di Maria operarono artisti come Rubens
e Van Dyck.
La mostra espone quindici arazzi
monumentali, alti circa cinque metri, che s’ispirano alle storie di due mitiche
regine vedove della grecità, entrambe di nome Artemisia: la prima fu grande
guerriera, la seconda eresse in onore del marito Mausolo un’enorme tomba, il
Mausoleo (una delle sette meraviglie del mondo). Fondendo le loro vicende, e
unendo quindi in un’unica immagine lutto vedovile e potenza della sovrana, il
dolore privato veniva usato in funzione propagandistica. Al mito di Artemisia è
dedicata un’intera sezione della mostra. Sono esposti dipinti, di soggetto
mitologico e stile manieristico, del belga Bernard Rantwyck, e disegni di Antoine Caron e Henry
Lerambert su cui sono basati cartoni impiegati per la tessitura. In mostra
anche dipinti, di forte impatto drammatico, di artisti italiani del Seicento
quali Francesco Curradi, Jacopo da
Empoli, Cesare Dandini, Domenico Fetti e Francesco Furini. I ritratti delle
sovrane e le tele raffiguranti i loro matrimoni introducono al tema delle
“donne di potere”, illustrato anche attraverso arredi e gioielli. Fra le curiosità, un tessuto di seta
che mostra Maria vestita da Diana e una piccola tela che la ritrae a un
banchetto assieme al marito Enrico IV.
Collezioniste raffinatissime, le
due regine ebbero anche personalità controverse, dai lati misteriosi, come
testimonia il talismano astrale di Caterina, simbolo della sua passione per i
sortilegi.
La mostra è aperta tutti i giorni
dalle 9 alle 20 (il giovedì fino alle 23) e si può entrare fino a un’ora prima
della chiusura. Il prezzo intero è di 10 euro, il biglietto ridotto oscilla fra
i 7.50 e gli 8.50. Le scolaresche pagano 4 euro. Per informazioni si può
consultare il sito www.palazzostrozzi.org
o chiamare lo 055 2645155; per prenotare ci si può rivolgere allo 055 2340742
oppure all’indirizzo e-mail prenotazioni@cscsigma.it
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