Restaurato l’organo che piacque a Rossini
Cinque concerti alla Cappella Palatina: un’occasione per riammirarla in
attesa della completa riapertura
È stato restaurato da uno dei
massimi artigiani del settore e torna a suonare sotto le mani dei migliori musicisti
di Firenze. È l’organo della Cappella Palatina di Palazzo Pitti. Un ciclo di
cinque concerti intitolato Organa sonent! (“Suonino gli organi!”), con
inizio l’8 novembre e a ingresso libero fino ad esaurimento posti, costituisce
anche l’occasione per tornare ad ammirare le bellezze della Cappella, fino a
oggi chiusa per restauri. I concerti iniziano alle 11 di mattina tutti i sabati
di novembre, a eccezione dell’ultimo che è previsto per lunedì 8 dicembre.
Il repertorio spazia dal
madrigalista trecentesco Francesco Landino da Fiesole ad autori più
abitualmente eseguiti come Girolamo Frescobaldi, Domenico Scarlatti fino a
Mozart, Bellini e Cherubini. Non mancano rarità, come un brano di Antonio
Palafuti, organista della Cappella Reale che attese alla progettazione
dell’organo, e due di padre Antonio Casini, trovati nell’archivio dell’antica
chiesa di San Remigio. Gli organisti sono Sergio Militello della Basilica di
San Lorenzo, Francesco Giannoni della Chiesa luterana, Fabio Carnasciali della
Basilica di Santa Croce (affiancato dal baritono Alessandro Alfani) e Alfonso
Fedi di Santa Maria del Fiore. Il concerto conclusivo ha per protagonisti James
Gray, musicista e studioso di livello internazionale, e i soprani Angelica
Cortini e Katerina Fürstova.
L’organo della Cappella palatina
fu costruito nel 1855 su progetto di due organari fiorentini, Antonio e
Michelangelo Ducci. Come molti strumenti del suo tempo, fu realizzato con canne
d’antichi strumenti demoliti o in disuso. Gioacchino Rossini, quando lo udì,
volle scrivere una lettera d’elogio ai Ducci. Grazie al ritrovamento delle
indicazioni manoscritte dei costruttori Riccardo Lorenzini, che ha curato il
restauro, ha potuto ripristinare un suono pressoché identico a quello
originario.
Secondo Ornella Casazza,
presidente del Museo degli Argenti di Palazzo Pitti, questo è solo l’inizio: in
tempi brevi la Cappella sarà di nuovo aperta al pubblico a tempo pieno. “Stiamo
lavorando anche a un progetto per rimettere a nuovo la sagrestia, con un
allestimento che ospiterà gli arredi sacri in possesso del Museo degli Argenti
e che facevan parte del corredo della famiglia de’ Medici. Prevediamo non solo
di organizzare nuovi concerti, ma anche di ripristinare nella Cappella le messe
domenicali”.
Per informazioni, telefonare al Museo degli Argenti, al
numero 055 2388709.
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