Dolori Post Parto Naturale: quali sono, quanto durano e cosa fare

Partorire è un’esperienza unica per ciascuna donna ma come tutte le cose
belle che si rispettino, porta con sé una piccola dose di dolori e disturbi
inevitabili che impareremo a riconoscere e a superare attraverso questo articolo.
I dolori post parto naturale non sono ovviamente sintomo di qualcosa di
grave, ci ricordano piuttosto la grande “impresa” che siamo riuscite a portare
a termine e la forza con cui abbiamo affrontato travaglio e parto. Costituiscono
una sorta di cartina tornasole che ci danno la conferma di avercela fatta e
che si, “da oggi, in famiglia, non siamo più soli!”

Dopo un parto naturale i dolori più comuni riguardano le aree del basso
addome e del perineo sia che sia stata praticata l’episiotomia sia che non
sia stata fatta. La durata è piuttosto variabile e soprattutto non è univoca
per tutte le donne essendo, il dolore, un percorso strettamente individuale.
In linea generica si possono però prendere come riferimento circa 40 giorni
per ottenere una completa “ripresa”. Vediamo adesso le tipologie di dolore
più comuni:

1 Sudore: non parliamo in questo caso di un dolore ma di un “disturbo”
che diventa fastidio se molto intenso. Dopo il parto le donne normalmente
sudano molto sotto le ascelle, questo perché l’aumento del seno e dell’attività
della ghiandola mammaria producono molto calore. Oltre all’ascelle si può
registrate molto sudore nella zona inguinale

2 Dolore al seno: sia che si allatti o meno, il dolore al seno va sempre
valutato da un medico. L’iniziale dolore potrebbe essere normale
a causa degli ormoni che preparano all’allattamento ma si tratta comunque
di un dolore lieve che dovrebbe scomparire nei primi giorni a seguito del parto.
Se invece si sta allattando e si prova dolore nella zona del capezzolo, è
probabile che il bambino sia “attaccato” in modo scorretto. Sempre parlando
di allattamento, se il dolore insorge tra una poppata e l’altra sarà necessario
svuotare del tutto il seno

3 Dolori al basso ventre: il periodo della gravidanza “sposta” i nostri
organi interni per poter fare spazio alla crescita del feto e questo, una volta
nato il bambino, determina un ulteriore riassestamento che potrebbe causare
difficoltà nella zona dello stomaco e nel tratto intestinale. In caso di dolori
molto forti è consigliabile rivolgersi al medico di fiducia. Nella stessa fascia
tipica di dolore rientrano anche i dolori addominali, localizzati dall’ombelico in
giù. Questi dolori sono molto comuni così come le contrazioni che riportano
l’utero alla sua dimensione normale: si parla in questo caso di “morsi uterini

4 Dolori perineali: nel caso di parto naturale, il perineo è sottoposto a
grandi sforzi e questo determina un gonfiore ed indolenzimento perfettamente
normale. Il dolore dovrebbe svanire entro pochi giorni dal parto ma è consigliabile
comunque “aiutarsi” con impacchi di prodotti naturali antinfiammatori
(come ad esempio la calendula)

5 Emorroidi post parto naturale: ultimo fastidio possibile in conseguenza
ad un parto naturale è la possibile formazione di emorroidi dovuta alla stitichezza
e alla riduzione della circolazione ematica. Nel caso compaiano è possibile curarle
con pomate locali dedicate, nel caso fossero invece grandi e dolenti è consigliabile
sottoporsi ad una visita medica.

    Altri fastidi comuni del post parto naturale potrebbero essere piccole
    emorragie, gas intestinali e, nel peggiore dei casi, la depressione post parto
    di cui parleremo però in un’altra occasione.

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